Vecchi in conferenza prima di Inter-Crotone: “Il 4-3-3 è un’ipotesi, ma diverso da quello di de Boer”

Stefano Vecchi ha appena parlato in sala stampa ad Appiano Gentile, alla vigilia di Inter-Crotone: “Dobbiamo preparare in un solo giorno una partita importante, vedremo in che condizioni sono i ragazzi dopo la battaglia di giovedì. A dispetto della classifica sarà difficile, loro arrivano da prestazioni importanti e noi siamo in un momento complicato. Dobbiamo avere da subito un piglio giusto”.

Domani potrebbe variare squadra e modulo:Qualche uomo rispetto al Southampton lo cambierò. Valuteremo anche un cambio di modulo, visto che negli ultimi mesi si è giocato sempre in un certo modo. Il Crotone è un ambiente bello, arrivare in serie A è un risultato clamoroso e impensabile. Arrivano da un periodo in crescendo con entusiasmo, dobbiamo essere bravi ad avere carica e determinazione, lasciando stare la classifica”.

Sulla scelta del nuovo allenatore che verrà presa in queste ore: “Con me nessuno sta parlando del toto allenatore, i ragazzi sono consapevoli del momento ma negli allenamenti si stanno dimostrando dei professionisti seri. Vogliono venire fuori dal momento complicato, giovedì ce l’hanno messa tutta. Poi son subentrate altre difficoltà che cercheremo di migliorare col Crotone. Sono sempre abbastanza critico nei miei confronti ma credo che le scelte fatte giovedì erano quelle giuste, così come la preparazione. Poteva andare in modo diverso perché per sessanta minuti abbiamo fatto un’ottima prestazione contro una squadra forte. Poi è mancato un po’ di palleggio per respirare quando siamo calati. Abbiamo provato a riprenderla, Ranocchia è anche andato a fare la punta. La squadra c’era, peccato”.

Su alcuni singoli:Kondogbia  e Melo li valuteremo oggi. Il primo l’ho visto voglioso, carico e determinato come tutti. Melo era stato messo da parte ma può far comodo anche a partita in corso. Non ha i novanta minuti nelle gambe ma in alcuni frangenti può diventare una presenza fisica in campo e nelle palle inattive importante. Sta bene ma la lunga inattività in gara non è facile da risolvere”.

Sulla condizione atletica che a qualcuno è parsa deficitaria:Atleticamente siamo impreparati a fare un calcio intenso per novanta minuti. Giovedì scorso è mancato avere delle pause ma gestite da noi, nel secondo tempo potevamo respirare giocando e facendo correre gli altri. Spero che ciò accada domani.  Se fai novanta minuti sempre in aggressione e con gli avversari sempre in possesso palla nessuno può reggere certi ritmi. Al di là del modulo conta l’interpretazione, il 4-3-3 può essere molto diverso da quello che facevano con de Boer. A me piace gente un 4-3-3 dinamico, con gente che sa giocare tra le linee, inserirsi senza palla, sovrapporsi sulle fasce. Può essere un’ipotesi da valutare per domani. Potrebbe rifiatare qualcuno che ha dato tanto giovedì. L’emozione c’è e ci permette di portare entusiasmo e spensieratezza. Probabilmente sappiamo che ci giochiamo questa partita qua e poi non ci saremo più, ma vogliamo far bella figura, lasciamo tutto da parte e pensiamo solo a questa partita. Sono contento di aver visto di aver trasmesso qualcosa, anche se in pochi giorni più di qualcosa non si può fare. I ragazzi ci hanno accettati e ci hanno seguiti”.

Sull’ambiente che potrebbe esserci domani a San Siro: “Uno degli slogan dei tifosi dell’Inter è che hanno la squadra nel cuore e quindi nella difficoltà bisogna aiutarla. E credo che i tifosi domani lo faranno, sul campo dovranno essere i miei giocatori a dar qualcosa in più per dimostrare che meritiamo di essere aiutati. Essere contestati a prescindere non credo che sia un gesto di gente che vuol bene all’Inter. Per venirne fuori ognuno deve fare la sua parte”.