Torna Mancini: “Inter, è un peccato che…”
L’ex allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, dopo il divorzio consensuale dalla squadra nerazzurra lo scorso 8 agosto, rompe il silenzio e si racconta in una lunga intervista sul Corriere dello Sport, raccontando finalmente la sua verità. Di seguito gli stralci più importanti della lunga intervista.
Le parole di Roberto Mancini al Corriere dello Sport
L’ex tecnico dell’Internazionale, alla domanda sul perché abbia rescisso improvvisamente il contratto con l’Inter dopo la proposta di rinnovo per tre anni, ha così risposto: “La risoluzione è stata consensuale, non siamo riusciti ad imboccare la stessa strada per raggiungere gli obiettivi che l’Inter deve sempre avere davanti: lo scudetto e la Champions. Resterò ovviamente un tifoso nerazzurro“.
E a chi l’ha accusato, in primis l’ex calciatore del Milan Ruud Gullit, di non aver gestito bene la preparazione perché sapeva che ne sarebbe andato, Mancini non ha usato giri di parole e ha detto: “Sciocchezze, l’unica accusa su cui voglio rispondere. L’ultimo che mi ha tirato in ballo è stato Gullit. Era invidioso da giocatore, lo è anche adesso da disoccupato. Cosa sa lui per parlare del lavoro di un collega? Io ho uno staff di professionisti seri, nessuno può permettersi di denigrare il nostro piano“.
E quando gli è stata posta la domanda diretta: “Se le avessero preso Yaya Touré forse non se ne sarebbe andato, il Mister sorridendo ha replicato: “Non ci casco. Yaya, da sempre, era uno dei miei obiettivi. Avevamo quasi chiuso il suo acquisto con il presidente Thoir un anno fa, poi lui preferì non tradire il Manchester City dove lo avevo portato io“.