Ecco quanto guadagna un arbitro di Serie A: svelate tutte le cifre
Nonostante quasi tutti siano a conoscenza degli ingaggi ‘monstre’ percepiti dai grandi campioni del mondo del calcio, in pochi sanno con precisione quanto guadagnano gli arbitri. A questo proposito Luca Marelli – ex fischietto con quindici presenze in Serie A e attualmente avvocato non iscritto all’ordine – ha svelato quest’arcano, rivelando – direttamente sul suo blog – a quanto ammonta la retribuzione dei ‘nostri’ direttori di gara (per singola partita).
L’anno più importante, per quel che riguarda il sistema di retribuzione della classe arbitrale, è sicuramente il 2006: ovvero l’anno di Calciopoli. Prima della bufera che sconvolse il calcio italiano, un arbitro arrivava a guadagnare addirittura 5.164,57 euro. Successivamente, l’allora commissario dell’AIA Luigi Agnolin ridusse tale cifra: dalla stagione seguente infatti, si passò ai 3.400 euro per ogni gara di Serie A e ai 1.700 per la Serie B.
Successivamente, con l’insediamento di Pierluigi Collina, l’ex numero 1 al mondo ridisegnò il ‘monte ingaggi’ utilizzando un sistema meritocratico: per ogni gara di Serie A, gli arbitri guadagnano 2.100 euro netti, a cui si aggiunge una parte fissa che varia a seconda del ruolo internazionale e numero di gare dirette. I fischietti dell’AIA inoltre, godono di un contratto con uno stipendio fisso di 30.000 euro per le prime due stagioni, 40.000 per tutti i non internazionali con almeno 25 presenze e 80.000 euro per gli internazionali. In conclusione, un arbitro al primo anno di Serie A percepisce uno ‘stipendio’ pari a circa 120mila euro, ossia 70mila netti.