Perché il serpente biscione è il simbolo dell’Inter?
L’Inter è nata nel 1908 con il nome di Internazionale: sono stati 44 dirigenti milanisti, e dissidenti, a istituire il club. Muggiani, pittore futurista ed uno dei padri fondatori della società, ne ha scelto i colori e il logo. Quest’ultimo era uno stemma molto simile a quello attuale; a forma di cerchio conteneva al suo interno le lettere F C I M, tutte in bianco e intrecciate tra loro. È stato scelto uno sfondo dorato, chiuso da due cerchi concentrici di colore nero e azzurro, che volevano rappresentare il cielo e la notte, come simbolo di fratellanza:
“Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo“.

Trattasi dell’emblema distintivo della famiglia Visconti, che è stata la fondatrice del ducato di Milano, l’antico Stato dell’Italia settentrionale che aveva come capitale l’omonima città. Il biscione, nel corso degli anni, è stato più volte modificato, fino ad assumere la forma più vicina a quella di un serpente, comparso durante la stagione 1979/80: lo stemma aveva la forma di uno scudetto con due strisce nerazzurre trasversali: al suo interno un serpente bianco dal collarino nerazzurro raffigurato in transito.
Alla fine degli anni ’90 un nuovo restyling del logo ha eliminato per sempre il serpente dallo stemma:
Resta, del biscione, soltanto un altro modo per definire l’Inter.