Muraro: “L’Inter deve giocare così, fuori Candreva e Perisic, Pioli deve…”
Nell’edizione odierna la Gazzetta dello Sport ha pubblicato una bella intervista a Carlo Muraro, ex calciatore dell’Inter e beniamino di Stefano Pioli. Il Jair bianco, così era soprannominato il giocatore quando giocava a calcio e mandava in visibilio gli amanti del pallone, non solo fa gli auguri al tecnico emiliano, ma spiega anche che l’avere un allenatore tifoso farà di sicuro la differenza.
Le dichiarazioni di Carlo Muraro alla Gazzetta dello Sport
“Stefano Pioli si è presentato nel migliore dei modi fissando un traguardo, il terzo posto, che è alla portata e rendendo subito nota la sua fede calcistica. Credo che l’ultimo tecnico-tifoso sia stato Gigi Simoni e nel complesso non ne abbiamo avuti tanti. Non è un aspetto trascurabile, anzi ha la sua importanza. Perché trasmettendo il tuo entusiasmo ai giocatori e ai tifosi crei legami saldi. Diciamo che accanto al rigoroso professionista Pioli ci sarà la passione di Stefanino. […] Se dal mercato di gennaio arrivasse Biglia verrebbe colmata la lacuna in mezzo al campo dove serve un regista. Medel è un mediano di alto profilo, ma non può fare quel ruolo”
Alla domanda sui titolari della rosa nerazzurra e su chi schiererebbe in campo nel derby di Milano, Muraro ha cosi risposto: “Le individualità sono buone, bisogna farne un collettivo che giochi bene. Come l’Inter del 1978-79, una formazione spettacolare che gettò le basi per lo scudetto dell’anno dopo. Dove giocammo meno bene ma non commettemmo errori tipo il derby gettato via negli ultimi minuti. Avessimo battuto il Milan ci saremmo fiondati nello sprint tricolore già l’anno prima. Invece due sassate di De Vecchi da fuori area pareggiarono le reti di Oriali e Spillo. Per il derby mi auguro di vedere un 4-3-1-2, con Banega dietro Icardi ed Eder. Fuori Candreva e Perisic, con loro Icardi resta da solo in area: non lo aiutano perché non chiudono verso il centro. Se al fianco di Icardi ci piazzi Eder impegni maggiormente la difesa e hai due bocche da fuoco. Eder è un eccellente soldato, esegue gli ordini si mette al servizio del centravanti. Mi rivedo in lui: dribbling, velocità, solo di testa è meno pericoloso. Però con lui Icardi non deve uscire dall’area a giocare, cosa che ancora non gli riesce bene”.