Luciano Spalletti saluta la Roma: “Inter? Da ora posso avere contatti con chi voglio”

Alle 13 di oggi Luciano Spalletti, ha preso commiato dalla società giallorossa: il tecnico toscano è adesso un uomo libero e si prepara per la nuova sua avventura. L’ufficializzazione sulla panchina dell’Inter dovrebbe arrivare la prossima settimana. Ma intanto i passaggi più importanti della conferenza sono stati riportati da FCINTER1908.

Le parole di addio di Spalletti al’Inter

“Prima bisogna ringraziare tutte le persone che ho avuto vicino. Il primo pensiero va al dietro le quinte, a quelli che arrivano prima, che ci preparano tutte le cose. Senza di loro sarebbe stata dura e parlo dei ragazzi in cucina delle donne delle pulizie… di tutti coloro che viaggiano a fari spenti a Trigoria. Ringrazio i calciatori, la società, il mio staff, tutti gli staff che ci sono, ci sono tanti grandi professionisti e grazie a loro si lascia una Roma sicuramente forte”.

Perché si è interrotto il rapporto? “Mi dispiace questa divisione, secondo me non ho sbagliato niente, però ci sono state tante persone che domenica mi hanno fischiato e non mi è piaciuto. Mi hanno fatto male, perché non me li merito”.

Non le dispiace essere ricordato come il nemico di Totti? Senza i fischi sarebbe rimasto alla Roma? “Quando sono arrivato la Roma era in difficoltà di gioco, non c’erano leader, non sembrava esserci un’uscita veloce e ho dovuto prendere delle decisioni. Anche difficili. Francesco è stato tra quelli che ho ringraziato di più avendolo penalizzato. Ma vorrei non me ne volesse,se lui ha giocato poco e la Roma ha fatto il record di punti. Non sono stato io farlo smettere, ha smesso da solo, anche l’età secondo me gli ha imposto di smettere”.

Lascia una squadra in Champions e diventa un candidato dell’Inter ” Da oggi io sono libero e faccio quello che voglio, parlo con chi voglio. Mi interessava finire bene, Monchi lo sa che è così. Poi l’idea che si fa la gente sulle mie scelte non lo so. Ognuno reagisce come vuole e ciò che viene detto non è che mi disturba molto. Non mi interessa e non lo voglio nemmeno sapere. Io da qui in avanti parlo con quelli che vorranno fare uso della mia persona come allenatore. Organizzo con chi mi propone e se mi piace quello che mi viene proposto, altrimenti se non mi piace, niente”.