Icardi torna a parlare di Sassuolo – Inter 3-1 del 2015: “Avrei picchiato quel tifoso dell’Inter”

Leggendo l’autobiografia di Mauro Icardi ‘Sempre Avanti’, torniamo in dietro con la memoria ritornando a Sassuolo – Inter 3-1, giocata al Mapei Stadium, dove la squadra all’ora allenata da Roberto Mancini crollò miseramente.
A fine partita ci fu, come tutti gli interisti ricorderanno, un’accesa protesta dei tifosi dell’Inter con un conseguente faccia a faccia tra gli esponenti della Curva Nord, Mauro Icardi e Fredy Guarin.

Nel proprio libro, Maurito racconta passo passo la vicenda, entrando nei dettagli:”A ripresa iniziata, Mancini mi fa entrare e alla fine del secondo tempo, all’83°minuto faccio goal. Metto a segno l’unico nostro goal della partita, che finisce 3-1 in favore dei padroni di casa. Sono molto  amareggiato, anzi incazzato, perché ho giocato pochissimo“.
“I tifosi iniziano a urlare: ci chiamano sotto la curva. Trovo il coraggio di affrontarli, insieme a Guarin. Mentre mi avvicino mi arrivano insulti e grida di ogni genere. Attaccato alla rete c’è un bambino che mi chiama: vuole la mia maglia. Per l’età che ha potrebbe essere mio figlio: mi tolgo la maglietta e i pantaloncini e glieli lancio, come regalo. È al settimo cielo e io sono contento di averlo visto felice. Un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non ci ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto”.

“E allora inizio a insultarlo pesantemente: “Pezzo di merda, fai il gradasso e il prepotente con un bambino per farti vedere da tutta la curva? Credi di essere forte?”. Detto questo gli ho tirato la maglia in faccia. In quel momento è scoppiato il finimondo. Nessuno prima di me aveva mai trovato il coraggio di affrontare in modo così diretto la tifoseria, anzi i capi storici della tifoseria. Nello spogliatoio vengo acclamato come idolo