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Icardi, che succede? Solo 5 tiri in 4 partite. E le occasioni…

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2 Ottobre 2017 14:10 Di salvatore
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Mauro Icardi, cosa succede? Il capitano argentino dell’Inter aveva avuto un impatto fortissimo sul campionato in corso, con cinque reti segnate nelle prime tre partite e clamorosi miglioramenti mostrati anche sul piano del gioco. Nelle ultime quattro partite, però, il numero 9 ha tirato un po’ i remi in barca.

GOL – Dalla vittoria con la Spal, in cui il centravanti aveva aperto le danze realizzando la prima rete, Mauro Icardi è andato a segno soltanto un’altra volta, per giunta su calcio di rigore, nella trasferta di Bologna, subendo il sorpasso in classifica marcatori da parte di Dybala (col quale era primo a pari merito), DzekoMertens e Immobile.

TIRI IN PORTA – Prima della trasferta di Crotone, inoltre, Icardi sembrava aver finalmente risolto l’annoso problema dei tiri in porta, migliorando sul piano della manovra e assestandosi secondo nella graduatoria dei tiri verso le specchio, a una sola lunghezza dall’ex compagno di squadra Adem Ljajic. Dopo Benevento (1 solo tiro), invece, Mauro Icardi si ritrova addirittura quindicesimo in classifica, a pari merito con Ivan Perisic (che però gioca esterno) e molto distante dal nuovo primatista Edin Dzeko, che ha tirato quasi il doppio (16 tiri per l’argentino, ben 30 per il bosniaco). In 4 gare, dunque, Icardi ha tirato in porta soltanto 5 volte.

0 ASSIST – Sei reti sono comunque un buon bottino, ma in questa stagione Icardi non ha mai mandato a segno un compagno di squadra, cosa che riusciva a fare invece nelle ultime due stagioni, anche se non è il suo compito principale.

OCCASIONI CREATE – Crollo vertiginoso anche nella classifica delle occasioni create: Icardi addirittura non rientra nei primi 50 calciatori del campionato di Serie A, tra i quali ci sono invece i due croati nerazzurri Marcelo Brozovic (11) e Ivan Perisic (18). Primi addirittura due calciatori del Napoli: Lorenzo Insigne (24) e Faouzi Ghoulam (22).

FIDUCIA E NAZIONALE – La situazione offensiva interista, però, non è da condannare in toto: con 19 punti sui 21 totali l’Inter è seconda in classifica. Icardi, inoltre, è stato convocato nuovamente in nazionale, dimostrazione di fiducia nelle sue capacità; per la prima volta dopo anni il numero 9 è al centro sia del progetto nerazzurro che di quello albiceleste.