Guariniello shock: “Doping Juve, era frode sportiva e c’era il reato: è stato tutto prescritto”
Raffaele Guariniello, il magistrato di tante inchieste clamorose, tra cui quella sul Doping alla Juventus, nel corso del programma Un Giorno da Pecora (su Rai Radio 1) è ritornato a parlare di quel periodo e degli scandali ad esso connessi.
Le dichiarazioni shock del magistrato sulla Juve

Qual è stato l’interrogatorio di quel processo che ricorda di più? “C’era un giocatore molto duro, Montero, che disse al giudice: ‘non si potrebbe andare in una stanza riservata, noi due?’ Si vergognava… “
Alla fine quel processo finì con la prescrizione. Insomma, la Juventus è stata assolta. “Non facciamo l’errore che fanno molti politici, che trasformano la prescrizione in assoluzione. E’ stata dichiarata la prescrizione ma la Cassazione ha dichiarato una cosa molto importante”.
Quale? “Che il fatto era un reato, però era prescritto”.
Quindi la Juventus, secondo lei, usava dei prodotti per migliorare le prestazioni sportive? “La Cassazione ha detto che quello era un fatto di frode sportiva”.
Tuttavia, lei è un tifoso juventino. “Si, e giocavo anche a pallone, avevo molto dribbling e giocavo col numero dieci. Dovevo andare anche a giocare alla Juventus, ma mio padre mi disse che avrei dovuto studiare”. Strano destino quello del giudice…