Genoa-Inter, Spalletti: “Non mi va bene parlare sempre di mercato. Di Francesco? Ha ragione, la Roma merita di più. Totti ha segnato il nostro rapporto”

Alle ore 15.00 di venerdì 16 febbraio, nella sala stampa del Centro Sportivo Suning, si è tenuta la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista della sfida di sabato sera contro il Genoa di Davide Ballardini, gara valida per la 25^ giornata della Serie A TIM. Di seguito tutte le parole del tecnico nerazzurro.

GENOA – “In questo caso si pone l’attenzione sul momento che si sta attraversando, perché si sa che si è accompagnati da entusiasmo ci escono anche le cose più difficili. Ci sarà poi da combattere in maniera coraggiosa, ci vorrà carattere e personalità contro una squadra che gioca un buon calcio. Sono bravi a ripartire negli spazi, ed il fatto che tornino poi tutti nella loro metà campo non ci deve trovare poi tutti convinti di essere in gradi da fare la partita per poi subire le ripartenze”.

RAFINHA – “Quando farà 2-3 settimane allenandosi tutti i giorni è chiaro che il minutaggio nei muscoli gli aumenterebbe e sarebbe poi possibile utilizzarlo il 90 minuti. Si può usare anche ora, però poi ci saranno dei momenti nei quali la squadra deve saper sopperire alla sua mancanza di continuità”.

KARAMOH – “Lui è un calciatore offensivo, ha grande qualità con questi strappi di velocità e tecnica, è chiaro che anche lì poi c’è da continuare a farlo crescere con tranquillità perché è un giovane, è ancora inesperto ed ha il carattere da migliorare”.

DICHIARAZIONI DI FRANCESCO – “Ci sono anche altre squadre a cui si riferiva, non penso si riferisse per forza a noi. In tal caso comunque sono d’accordo con lui, la Roma potrebbe stare molto più in alto come negli anni scorsi, dove ha lottato per il campionato con il Napoli”.

RAFINHA DALL’INIZIO – “Anche questa settimana lui ha saltato degli allenamenti, quindi bisogna valutare bene. I nodi vengono fuori e vanno poi pettinati bene da quelli che ci sono sempre stati. Lui ci ha semrpe dato una mano quando è entrato, ma se lo faccio giocare dall’inizio ci saranno dei momenti nei quali la squadra dovrà saper sopperire alla sua mancanza di apporto”.

BORJA VALERO – “Per queste cose qui secondo me ci vuole il supporto video e non basta vedere che ha perso una palla negli ultimi 5 minuti. È in funzione di questo, di quella palla lì che ha perso che si dice che è stanco, ma se si va a vedere gli assalti che porta al portiere o al mediano basse quando gioca trequartista e come li fa ci si accorge che c’è differenza con quelli degli altri. Lui non è assolutamente in difficoltà. Può passare dei momenti in cui fa meglio ed altri meno, ma non parte svantaggiato rispetto agli altri”.

TERZI IN CLASSIFICA – “Per quanto riguarda i depressi teneteceli lontani, perché noi dell’Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulal terra, per cui non c’è depressione. Non buttiamo via niente perché quello che abbiamo fatto è il tragitto per arrivare terzi, quindi io voglio ripartire da qui. Poi è chiaro che ci sono cose che dobbiamo fare ancora meglio perché è chiaro che nell’ultima partita non mi è piaciuto il carattere della squadra in superiorità numerica, però poi noi siamo in grado di andare a Genova e vincere la partita contro un Genoa stratosferico in questo momento, perché da quando è arrivato Ballardini è la terza squadra per punti fatti, ha vinto le ultime due partite in trasferta di cui una contro la Lazio che sappiamo che squadra sia. Avranno anche uno stadio carico e pronto a far assorbire ai giocatori il partecipare del tifo, ma ripeto che noi siamo in grado di vincere la partita senza nessun tipo di alibi”.

NUOVI LEADER IN CAMPO – “Sarà una partita per confermare nuove strade per il gol, dato che già domenica abbiamo vinto con Eder e Karamoh. È chiaro che se ci sono Perisic e Icardi si può avere più esperienza, però poi di possibilità di andare a fare gol e vincere le partite ne abbiamo le stesse di quando ci sono Mauro e Ivan”.

MERCATO – “A me crea problemi parlare sempre di mercato, soprattutto se si parla di rivoluzione. I giornali li leggono tutti e stamattina erano già in giro a commentare quello che viene fuori dall’ordine del giorno. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra: noi, quella femminile e l’Inter virtuale, dove far giocare tutti quei giocatori che continuamente sono in arrivo alla Pinetina, allenata da uno dei dirigenti. A me interessano i calciatori che ci sono. Via Eder e dentro Sturridge? Sturridge è stato fuori 2 mesi, senza Eder non so come saremmo andati. Da qui in avanti si prenderanno anche provvedimenti differenti tra di noi, parlerò col presidente di questa cosa che si parla solo di calciomercato. Voi continuate a fare nomi, quindi qualcuno ve li farà avere, non saranno tutti campati per area. L’allenatore sono io, ma noi dobbiamo ancora fare tutto, siamo terzi e manca ancora metà campionato. Non si può parlare di nomi e di rivoluzione. Il pubblico non deve andare ad applaudire questa terza squadra, perché poi qualcuno ha detto ad Eder di andare via perché stava arrivando Sturridge. Lui ci ha raccontato queste cose, e non va bene. I tifosi non devono partecipare a fare il tifo per questa terza squadra. Loro devono fare il tifo per i nostri giocatori. Se ci daranno una mano sarà poi più facile diventare forti e sapere quello che dobbiamo fare. Questo fatto che l’erba del vicino è sempre più verde non va bene, per me è verdissima la mia”.

BILANCIO DI META’ STAGIONE – “La mia Inter è ancora inespressa. Di solito si lavora tanto, dopo un po’ si cresce un pochino e poi si cala un pochino, cercando però di restare in pari. Noi abbiamo fatto tanti punti prima e siamo andati in difficoltà dopo, però poi quando si arriva in fondo il campionato dice sempre la verità del lavoro che hai fatto, ed io vedo interesse, partecipazione e disponibilità ad apprendere, quindi mentre prima c’era tanto entusiasmo perché avevamo vinto ora c’è un po’ di difficoltà per le ultime prestazioni fatte, soprattutto in funzione della qualità assoluta e del gioco. Io però non ho mai visto una squadra in grossissima difficoltà, ed anche il dato dei pali, a voi molto caro ad inizio campionato, mi pare sia cambiato: ora siamo quelli che hanno colpito più pali di tutti, ora non si fanno più i titoli che si facevano prima?”

MODULO – “Il modulo scelto nelle ultime partite è stato un cambiamento. Di solito si fa così: si mette giù un’alternativa in modo tale da poter cambiare non solo i calciatori ruolo per ruolo ma anche qualcosa a livello di modulo. In questo caso si era parlato di questa alternativa, che per certi versi ha dato vantaggi e per altri ha fatto vedere che la conoscenza non era così approfondita di quello che siamo andati a fare, per cui poi si passa sempre con i 3 centrocampisti che hanno tutti delle caratteristiche con le quali possono sostituirsi in tutti i ruoli. Abbiamo tutti giocatori che sanno fare un po’ tutto. La possibilità di alternarsi è una qualità che si può sfruttare, bisogna continuare così perché sarebbe un bel continuare”.

CANDREVA – “Io non l’ho mai messo in discussione, a prescindere dal fatto che giochi o no. Lui è uno di quelli che sicuramente in fondo farà vedere i suoi numeri, che in fondo al campionato saranno a posto. Ha questa capacità polmonare che gli permette di correre tantissimo”.

TOTTI – “Si è espresso in modo inequivocabile, quindi segna un punto preciso in quello che è il nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e disponibilità che ho sempre avuto. Se la pensa così mi dispiace, ma non posso farci nulla”.

BROZOVIC TITOLARE – “No, non giocherà titolare, ho scelto un altro”.

KARAMOH – “Yann è un ragazzo splendido, i suoi occhi raccontano tutto della persona che è. È facile diventare amici di Karamoh e farsi apprezzare da lui, gli vogliono bene tutti in spogliatoio. Bisognerebbe fare più attenzione perché poi quando tutti ti fanno pensare una cosa anche tu poi inizi a pensarla così. Quando tutti ti dicono la stessa cosa a volte bisogna adeguarsi. Per stare dentro le cose bisogna anche sapersi adeguare, e lui ha tutte le carte in regola per diventare un buon calciatore mantenendo però l’attenzione per il processo di crescita da fare”.

KONDOGBIA – “A me è dispiaciuto quando è voluto andare via. L’ho anche allenato da solo e l’ho conosciuto meglio in quei momenti, però la sua volontà è stata questa, quindi non ho nessun rimpianto. Se uno non vuole più starci non vado a trattenerlo in tutti i modi”.

FISCHI PER BROZOVIC – “Ci siamo confrontati su tutto, sì. Il ragazzo era subito dispiaciuto quando è rientrato nello spogliatoio. Marcelo è uno timido ed introverso, quindi secondo me è una dimostrazione importante quella del messaggio che ha mandato sui social, perché lui ha timore di peggiorare ancora la situazione. Si è allenato benissimo, ed è quella poi la cosa importante, saper tornare dentro il gruppo. Domani non parte dall’inizio ma se ne avrò bisogno lo metterò dentro perché sono sicuro che lui poi mi darà tutto come ha sempre fatto. In alcuni momenti non ci si riesce, però lui è un ragazzo che vuole bene anche ai compagni di squadra e vuole giocare al loro fianco, e non prendergli il posto”.

SKRINIAR – “Mi ero un po’ meravigliato, ma per come poi è stato tradotto il suo messaggio mi è stato facile pensare che la traduzione sia stata fatta fuori da un ristorante… È tutto abbastanza a posto, vedrete che Skriniar rimarrà all’Inter per diversi anni”.

PARTITA DEL RACING – “Non la guarderò, stasera devo pensare al discorso che farà alla squadra ed anche dormire, perché se poi si dorme poco il giorno dopo si è un po’ rintronati. Perché si sviluppi bene il domani bisogna pensarci bene oggi, mettendo davanti la cosa più importante da fare domattina, che è scrivere la formazione”.

GIOCATORI ACCIACCATI CONTRO IL BOLOGNA – “Karamoh e Lisandro Lopez non hanno avuto alcun risentimento o diminuzione di tempi di allenamento, quindi sono a posto. Berni ha avuto un problema ed infatti non è stato convocato”.

fonte: fcunter1908.it