De Boer e le esclusioni eccellenti: altre due vittime dopo Brozovic e Kondogbia
Non ama essere definito un duro, mister Frank de Boer, ma dal suo arrivo ad Appiano Gentile ha dovuto usare diverse volte il pugno di ferro. Questo dimostra quanto abbia saldamente in mano lo spogliatoio nerazzurro. Ha cominciato con il caldeggiare la cessione del terzino turco Caner Erkin, appena ingaggiato dall’Inter e bocciato dall’olandese dopo averlo osservato solo in allenamento.
Poi ha messo fuori squadra Marcelo Brozovic (accostato nelle ultime ore al Chelsea), sostituito all’intervallo di Inter-Hapoel Be’er Sheva e reo di aver chiesto di lasciare lo stadio e di essere fuori forma. Il croato non è rientrato nei convocati per due settimane e forse tornerà solo giovedì sera contro lo Sparta Praga. E’ infine notizia di domenica scorsa la sostituzione di Kondogbia dopo soli ventotto minuti di gioco in Inter-Bologna per aver perso troppi palloni in giocate velleitarie. Il messaggio alla squadra è stato chiaro: chi non ascolta le indicazioni di de Boer finisce fuori. Adesso pare che altri due giocatori non godano della fiducia dell’allenatore: si tratta di Nagatomo e di Felipe Melo.
Il giapponese non gioca dalla sconfitta col ChievoVerona e a lui è stato preferito perfino il diciannovenne Miangue. In Inter-Bologna il tecnico ex Ajax ha invece messo dentro Gnoukouri al posto di Kondogbia per velocizzare la manovra, ignorando Felipe Melo. A de Boer non manca insomma il coraggio di prendere decisioni drastiche per il bene della squadra perché, come più volte ha ripetuto, “nessuno è più grande dell’Inter“.