Ultimo aggiornamento venerdì, 15 Marzo 2024 - 16:13

Criscitiello: “Milan, Conte pronto a sposare il progetto per 2/3 anni: è unico nome”

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15 Gennaio 2024 16:52 Di salvatore
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Nel suo editoriale sul sito di Sportitalia, Michele Criscitiello commenta la situazione di Stefano Pioli al Milan dopo i recenti risultati. “I rapporti nascono e finiscono e non è un’offesa dire che ormai Pioli e il Milan si sono detti e dati tutto. Stesso discorso per Mourinho alla Roma, al contrario non si sono detti nulla nonostante da anni ci sia un ingiustificato velo di amore e rispetto nei confronti del portoghese. Partiamo dal Milan: la squadra è forte, sul mercato si poteva fare qualcosa di più ma quello che non è stato fatto ora sarà fatto in estate. In mezzo c’è questo mercato invernale che comunque vede il Milan protagonista. Il management societario è ben definito e si sta muovendo anche se giustamente i tifosi pretendono di puntare ogni anno, almeno fino alla fine, allo scudetto.

 

Il Milan non è al livello di Inter e Juve. Ha bisogno di 3-4 rinforzi veri, non scommesse, e soprattutto dovrà esserci il cambio di guida tecnica perché Pioli ha fatto tantissimo e ha conquistato anche quello che nessuno si aspettava al suo arrivo ma ormai è finita. Oggi la squadra lo segue meno, fa parte dei cicli. Il Milan deve decidere entro febbraio chi sarà il prossimo allenatore e se Tiago Motta piace a Furlani ma molto dipenderà anche dal suo prosieguo del cammino, ai milanisti e a tutti i dirigenti (Ibra compreso) l’unico nome in testa è quello di Antonio Conte. L’allenatore è troppo importante e lo è di più se hai una squadra composta da tanti giovani. Pioli è arrivato alla fine del film, siamo ai titoli di coda e Conte è pronto a sposare per 2-3 anni il progetto rossonero. Certo, qualcuno dovrebbe chiamarlo altrimenti all’appuntamento non può presentarsi da solo. Se Furlani alzerà il telefono non rimpiangerà la chiamata, anche perché un grande dirigente si vede nelle scelte dei grandi allenatori che non portano ombra ma luce a chi è al piano di sopra. Il Milan non ha bisogno di altre scommesse in panchina, servono certezze. Di scommesse ne sono state fin troppe in campo”, si legge.

fonte: www.fcinter1908.it