Conte a sorpresa: “Un altro anno da solo non lo faccio, se resto al Chelsea la mia famiglia verrà qui”
Il quotidiano la Repubblica ha intervistato Antonio Conte e con lui ha toccato diversi argomenti, tra cui gli obiettivi futuri del Chelsea: “Mettere le basi per continuare a vincere. Questo è già un grande club, però ha alzato una Coppa Campioni e poi è uscito al primo turno, ha vinto una Premier e poi è arrivato decimo. Deve trovare stabilità al top”.
L’intervista ad Antonio Conte
La famiglia lontana?: “Con mia moglie Elisabetta a gennaio abbiamo deciso che Vittoria, nostra figlia, avrebbe finito la scuola a Torino, anche se era già iscritta a Londra. Ma se rimango, verranno a stare con me. Per nostra figlia sarà una grande opportunità vivere in un Paese straniero. Di sicuro un altro anno da solo non lo faccio”.
Cos’era per lei l’Inghilterra?: “Un calcio che avrei voluto vivere. Invidiavo gli stadi pieni e l’atmosfera. Ora che l’ho potuta respirare, mi sento più completo. Ma non c’è meno pressione: in un grande club devi vincere sempre. La differenza con l’Italia? La cultura sportiva. Ho visto il Middlesbrough retrocedere tra gli applausi del suo pubblico. Ti applaudono gli avversari, i fan si mescolano. E squalificheranno i simulatori: chi si tuffa non sarà mai un idolo. L’obiettivo? Voglio migliorare sempre. Ci vuole stabilità al top. Ogni anno sei squadre vogliono la Premier. E la Champions League dipende anche dai sorteggi”.
Quanto Conte si è adattato alla Premier?: “Mi sento fortificato. Sul lavoro resto intransigente. Ma sono più flessibile. Ho imparato a chiudere gli occhi: per esempio quando vedevo mangiare uova strapazzate prima della partita. Di un Paese devi accettare le tradizioni. E parlarne la lingua, per rispetto”.
Appena riaperto il suo profilo Facebook, gli interisti si sono scatenati: la vogliono: “L’entusiasmo degli italiani mi inorgoglisce. Lo share della Premier League in tv è salito anche per il Chelsea, al di là di simpatie o antipatie per me. Le speculazioni sul mio futuro sono normali, pretendo concentrazione sul campo”.
L’Italia le manca?: “Ne sono innamorato. La sento nel cuore in ogni cosa che faccio, anche se, per fare venire mio padre, ho dovuto vincere la Premier”.