La conferenza di Frank de Boer e Mauro Icardi: “Il modulo scelto dal mister? Sinceramente…”
Quanto è importante dare subito seguito a pescara con una buona prestazione?
FdB: Vogliamo vincere ogni partita, vogliamo i tre punti, vorremmo vincere tutte e tre le partite in casa. Sarebbe importante ed è il nostro obiettivo.
Mauro, ti sei preso la squadra sulle spalle. Quanto conta trovare dei leader che tirano fuori qualcosa di più?
Icardi: Ho sempre detto che all’Inter ci sono tanti leader. Si dice debba farlo io ma siamo in tanti a fare questo lavoro, per portare il gruppo dove vogliamo tutti. Come ho detto dopo Pescara, io faccio l’attaccante e il mio lavoro è fare gol ma non mi porto la squadra sulle spalle. Siamo in undici, dal primo all’ultimo formiamo una squadra. Ognuno ha le sue responsabilità in campo.
Mister, cosa sa dell’Hapoel Be’er Sheva e dei suoi giocatori?
FdB: La tecnologia ormai ti dà la possibilità di analizzare gli avversari. È una squadra che rispettiamo molto, ha eliminato l’Olympiakos, hanno sicuramente delle qualità e sono un gruppo valido.
La stampa afferma che per voi è più importante la partita con la Juventus. Che messaggio può dare ai suoi tifosi?
FdB: Sulla stampa si parla soprattutto della partita con la juventus, ma la più importante è la prossima e non ci pensiamo. I tre punti sono un passo importante e per questo siamo concentrati sull’Hapoel.
Mister, cosa le è piaciuto di più a Pescara? Mauro, non ti senti un po’ trascurato dalla nazionale nonostante segni a raffica quando giochi?
FdB: Dobbiamo migliorare, abbiamo creato tanto ma anche concesso troppe occasioni. Venti minuti del primo tempo giocati bene non bastano.
Icardi: Si parla troppo della nazionale, tutte le settimane. L’allenatore deve scegliere, ha giocato Pratto che forse non è molto conosciuto ma ha fatto bene ovunque ha giocato. Sceglie l’allenatore e quando deciderà di chiamarmi io sarò pronto. Ho fatto il mio, potevo fare meglio e spero di fare di più per convincere l’allenatore della nazionale.
Sente un’atmosfera diversa dopo Pescara? Mauro, Higuain è stato ceduto per 90 milioni, la tua clausola è di 110 milioni: che effetto ti fa questa cosa?
FdB: È chiaro che dopo la vittoria l’atmosfera è un po’ diversa. E’ il risultato che volevamo, migliora tutto a livello mentale. Ma dobbiamo vincere domani, lottare e lavorare duro.
Mauro: Higuain vale 90 milioni dopo aver fatto 36 gol in Italia. Il mio prezzo lo decide la società, sono cose un po’ finte perché Messi ha una clausola di 250 milioni che nessuno può pagare. Deciderà la società se la mia supererà i cento milioni. Io sono contento di rimanere all’Inter e di farlo il più possibile.
Mauro, non vuoi prenderti l’Inter sulle spalle: ma tu ti senti tra i più importanti al mondo? Sei consapevole del tuo salto di qualità?
Mauro: Non ho detto che non voglio caricarmi la squadra sulle spalle. È una cosa che succede nel calcio, ho fatto i gol, sono l’attaccante ma viene premiato il lavoro di tutti i compagni e di tutto lo staff. Per questo non devo caricarmi la squadra sulle spalle, siamo 25 e tutti dobbiamo dare un contributo. Nel calcio si parla dei gol e io sono quello che li deve fare, perciò si parla tanto così. Ma una squadra si costruisce col lavoro di tutti.
Mister, Icardi può essere il leader della squadra?
FdB: È importante per me avere giocatori come Mauro ma tutti sono importanti. Lui è il finalizzatore ma c’è anche chi deve creare le occasioni. Se Handanovic non avesse parato domenica staremmo parlando in maniera diversa. Mauro deve lavorare duro, dimostrare di essere importante ogni giorno sul campo e in allenamento.
Mauro, finora ci sono stati diverse disposizioni tattiche. Con quale ti sei trovato meglio, anche se si è vinto con quattro punte?
Mauro: Mi trovo bene con il modulo che abbiamo usato a Pescara, il 4-2-3-1; ho giocatori che riescono a mandarmi in porta e io voglio fare i gol. Con tre dietro di me che possono darmi assist è meglio. Nella prima partita abbiamo usato un 3-5-2 inedito fin dai tempi di Mazzarri e non eravamo abituati. Il mister ha voluto provare e vedere come ci trovavamo: si è visto che non lo usavamo da tempo. Siamo tornati al 4-2-3-1 usato anche con Mancini e ci siamo trovati bene. Poi io non sono l’allenatore e non devo scegliere il modulo ma io mi sento bene giocando così.
Mister, si dice che il Milan avrà molti dirigenti ex inter. Ha paura che la società venga depauperata di competenze?
FdB: Non è bello vedere andar via ad altri club vicini figure valide ma abbiamo molta qualità negli osservatori e io rispetto le scelte di ognuno.
Mauro, come fa un giocatore a non pensare che domenica c’è la Juventus, partita dell’anno? Si sono sprecati i paragoni con Ronaldo, cosa faresti per alzare la coppa da capitano?
Mauro: Si pensa alla Juventus ma siamo dei professionisti e sappiamo che domani c’è un’altra partita altrettanto importante in Europa. Dobbiamo fare bene per abituarci a giocare in Champions e giocare una partita dopo l’altra. Non c’è paragone con Ronaldo, è il miglior attaccante del calcio ma mi farebbe piacere alzare una coppa con l’Inter. Ho sempre detto che voglio vincere con questa squadra e adesso che sono capitano sarebbe ancora più bello.
Mauro, hai segnato due gol di testa e sempre di testa hai avuto molte occasioni. In passato non accadeva, stai migliorando o ci sono più compagni bravi negli assist?
Mauro: Quest’anno abbiamo giocatori come Candreva, che calcia molto bene e ha il piede per fare buoni cross. Così anche Banega. Ma non so perché non segnavo tanto di testa, da piccolo segnavo tantissimo. Forse è stata una casualità per come arrivavano i palloni. Io mi alleno sempre per migliorare ovunque arrivi il pallone, devo essere pronto per qualsiasi cosa.
Mister ci dice qualcosa della formazione? A Pescara si è visto che bisogna trovare equilibrio, dov’è il problema?
FdB: Non parlo mai di chi gioca prima della partita, non l’ho detto nemmeno ai giocatori. A Pescara abbiamo fatto cose buone e cose meno buone. Se si perde la palla dietro ci sono meno giocatori per recuperare. Dobbiamo migliorare nel leggere il gioco.
In Italia-Israele cinque giocatori venivano dall’Hapoel Be’er Sheva e hanno giocato bene.
Mauro: Ho visto un pezzo della partita e non li conoscevo ma ho visto che gli piace giocare il pallone, non hanno paura. Ma se facciamo le cose bene possiamo metterli in difficoltà. Se seguiamo quello che dice il mister, per pressare alto e recuperare la palla, potremo fare bene.