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Clamoroso, l’Isis attacca la big del calcio italiano: “80 frustate a chi indossa la loro maglia”

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22 Settembre 2016 19:39 Di Redazione
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I dati in possesso dell’Osservatorio sulla Jihad e la minaccia terroristica (Jttm) svelano qualcosa di incredibile. Pare che esista una vera e propria legge anti-maglietta propria del radicalismo islamico, la quale punisce con anche ottanta frustate chi indossa in pubblico la divisa di determinate squadre di calcio.

La norma vige ad Al Furat in Iraq ed è stata imposta dall’Isis. Tra le squadre vietate c’è il Milan in compagnia di altri top club europei come Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Manchester City e Chelsea. Nel mirino ci sono gli sponsor tecnici di queste compagini, in primis Nike e Adidas: conferme in tal senso arrivano anche dal tabloid inglese Daily Mirror, che aggiunge all’elenco West Bromwich e Sunderland. Non vengono risparmiate nemmeno le maglie delle squadre nazionali di Inghilterra, Francia e Germania. Questi paesi, infatti, sono in prima linea nella guerra al Califfato islamico.

Al momento il Milan (ancora alle prese con problemi sull’acquisto cinese) è l’unico club italiano presente in questa lista. Su Twitter è comparso anche un documento con le squadre proibite. Ricordiamo, inoltre, che nello scorso agosto agosto in Iraq fu fermato un bambino che sotto la maglia di Messi indossava una cintura esplosiva. Ad ogni modo, ci troviamo di fronte ad un ennesimo duro colpo alla libertà individuale e alla passione sportiva della gente comune.