Clamoroso – I due club europei fuori dalla Champions League: guai per la proprietà
Questa che a breve si concluderà è una stagione che difficilmente dimenticheranno sia il Lipsia (Germania) che il Salisburgo (Austria). I tedeschi hanno raggiunto la Champions League grazie a una meravigliosa cavalcata in Bundesliga, un anno dopo la promozione dalla Zweite. I biancorossi invece, hanno conquistato il quarto titolo consecutivo. Ragion per cui avrebbero dovuto essere tra le protagoniste della prossima Champions, invece avendo la stessa proprietà, targata Red Bull, potrebbero incorrere in una clamorosa squalifica. Lo riferisce calciomercato.com.
Ecco cosa rischiano i due club

L’articolo numero 15 del regolamento non ammette errori: “Per assicurare l’integrità delle competizioni nessuna entità individuale o legale può avere il controllo di più di un club partecipante”. Ancor più viene esplicitato che lo stesso investitore non può avere nelle due società più del 30% del giro d’affari delle stesse. Dunque c’è la forte possibilità che una delle due società possa essere esclusa dalla Champions. “Tutti i requisiti dei club, incluse le questioni relative alla proprietà, saranno verificati e se gli standard richiesti non saranno rispettati si prenderà una decisione”. Più probabile che, se si dovesse giungere al bivio, sarà il Lipsia a dover abbandonare il sogno, non essendo campione nazionale. La vera beffa potrebbe sorgere, poi, nel caso in cui il Salisburgo venisse eliminato nuovamente nei preliminari, (è già successo nove volte finora). Il Lipsia sarebbe, invece, già proiettato verso la fase a gironi.
“Abbiamo fatto i compiti. Sappiamo a che cosa andiamo incontro e non siamo minimamente preoccupati”, ha detto Oliver Mintzlaff, amministratore delegato. La Red Bull finanzia entrambi i club ma a Lipsia è anche proprietaria del club, a Salisburgo invece, almeno in teoria, è solo sponsor. Tutte e due le società ricevono grossi finanziamenti da Dietrich Mateschitz (co-fondatore e padrone della Red Bull) ma i recenti investimenti dei due club sembrano annullare il conflitto d’interesse. Il Lipsia ha infatti acquistato diversi giocatori dagli austriaci, tra cui Naby Keita per 15 milioni, Dayot Upamecano per 10, e Bernardo per 6. Ciò permette di dimostrare che Mateschitz al Salisburgo ha investimenti inferiori al tetto del 30% e quindi ciò consentirebbe di aggirare la regola. Così da evitare il precedente di Aek Atene e Sparta Praga, che nel 1998 vennero escluse dalle Coppe europee perché entrambe appartenenti alla società Eric.