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Clamoroso Buffon, che attacco all’Inter, al Milan ed alla Roma: “Povera Italia, che sconfitta”

Calciatori
20 Marzo 2017 11:54 Di Redazione
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Il numero uno della Juventus, Gigi Buffon, nel 2017 è il primo italiano a finire sulla prestigiosa copertina di Kicker (rivista fondata nel 1920) pur non giocando nella Bundesliga. Il portiere della Nazionale ha parlato apertamente non solo del suo mestiere, ma anche del calcio italiano, non risparmiando attacchi all’Inter, al Milan e alla Roma. Dopo la frecciatina velenosa al popolo nerazzurro e la risposta dagli spalti l’ex marito della Seredova ci riporova?

Gli stralci più interessanti dell’intervista di Buffon

buffon

Un portiere deve essere masochista. Come ruolo può essere paragonato all’arbitro. Ha il potere di comandare ma può solo subire gol, non può segnare, e deve sopportare offese continue. La psicologia dovrebbe studiare questo ruolo così contraddittorio. Per me fare una papera è uno shock. Ci metto giorni a riprendermi. Invidio chi ne commette di più… lo shock non è così grande. Da piccolo mangiavo così tanta mortadella e orsetti gommosi che è un miracolo non sia ingrassato. La mia carriera sarebbe diventata improbabile”.

“La depressione? Fu fondamentale non prendere medicine. Rimasi artefice del mio destino, senza dipendere dai farmaci. Gli investitori stranieri nel calcio italiano non lo convincono: la Roma agli americani, le milanesi ai cinesi…povera Italia. È una sconfitta per il nostro calcio e le nostre tradizioni. Vincere in Europa, alzare la Champions è uno stimolo, oltre che un obiettivo: da anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a giocare. Questa battaglia interiore mi porta forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato: mi sprona”.