Casiraghi: “Io e Zola ad un passo dalla panchina dell’Inter. È stato un peccato perchè…”
L’ex allenatore della Nazionale Under 21 Pierluigi Casiraghi, attualmente vice di Zola al Birmingham, ha parlato non solo dell’Italia ma anche di quella volta in cui l’Inter li ha contattati per il dopo de Boer.
Le dichiarazioni di Casiraghi ai microfoni di Sport Mediaset

Chi mi ricorda Belotti? “Assomiglia a tanti, hanno scomodato grandi attaccanti del passato. Devo dire che mi ha impressionato molto, è migliorato tanto e adesso è più cattivo sotto porta. Sta diventando un giocatore importante e poi con Immobile si trova benissimo perché hanno caratteristiche che si completano a vicenda”.
Le differenze tra questa Nazionale e quella del Mondiale del ’94? “E’ difficile fare paragoni, lì giocavamo un Mondiale, c’erano condizione climatiche al limite e in quella squadra c’erano giocatori che avevano vinto la Champions con il Milan e avevano grande esperienza internazionale. Questa è una Nazionale che sta crescendo e che migliorerà sicuramente il suo gioco anche perché la qualità non manca”.
Il ruolo di CT dell’Under 21? “Da allenatore dell’Under 21 devi vincere le partite ma devi trovare ragazzi che siano pronti per la nazionale maggiore. A me piace lavorare con i giovani, mi piace farli crescere e devo dire che Di Biagio in questi anni stia facendo molto bene: speriamo possa fare un grande Europeo”.
Zola a un passo dall’Inter? “Gianfranco e noi dello staff eravamo in lizza fino all’ultimo secondo, poi la scelta è caduta su Pioli. Peccato, perché sarebbe stata una grande opportunità per noi ma l’Inter è una grande società e con Pioli sta ottenendo ottimi risultati”.
Un mio ritorno in Italia? “Mi trovo benissimo qui, fare calcio in Inghilterra è stupendo. Siamo in Championship ma la società è organizzata, giochiamo in stadi stupendi con 20.000 spettatori di media. Qui il calcio è un’altra cosa, ha sempre un fascino particolare”.
Un giovane pronto per la Nazionale? “Conosco bene Donnarumma ma è troppo facile dire il suo nome. Ci sono comunque molti ragazzi interessanti, come Chiesa, Locatelli e altri. Bisogna dare a loro il tempo di crescere perché nei prossimi anni usciranno fuori alla grande”.