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Calligaris: “L’importanza della preparazione atletica scoperta da un tecnico nerazzurro”

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29 Settembre 2016 15:52 Di Redazione
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Bella intervista de “La gazzetta dello sport” ad Alfredo Calligaris, preparatore atletico dell’Inter ai tempi del “Mago” Helenio Herrera. In quella squadra c’era anche il portiere Ottavio Bugatti, recentemente scomparso. Sull’allenatore argentino ha raccontato di come sia stato tra i primi a impostare gli allenamenti prevalentemente sulla componente atletica.

Arrivo all’Inter nel 1961 per caso. Il dottor Klinger mi presenta al dottor Quarenghi. Io all’epoca facevo l’allenatore di atletica e avevo a Bergamo due mezzofondisti di valore, Gianfranco Baraldi e Giorgio Gandini. Herrera è stato il primo a capire che la preparazione atletica di un calciatore non poteva essere solo fare i giri di campo. Così mi trovai a lavorare con il Mago. Poi andai a Coverciano che all’epoca, con Fino Fini, era davvero l’università del calcio“.

Inizialmente Calligaris non compariva ufficialmente nello staff dell’Inter e continuò a insegnare a scuola. Poi Boninsegna parlò con la dirigenza e sistemò la questione. Sempre di Herrera ha parlato detto nel 2014 a “L’eco di Bergamo“: “Quello che mi ripeteva sempre: per formare una squadra vincente ci vorrebbero 4 talenti, 5 che aiutino gli altri a giocare, un portiere e uno che abbia una fortuna (eufemismo) sfacciata. […] Non dimenticherò mai i suoi allenamenti notturni: ogni tanto, alle dieci di sera, se lo riteneva necessario, ci convocava in campo. Ma come sapeva caricarli lui, non c’era paragone. Affermava in continuazione che il calcio non è uno sport, è un gioco. E, subito prima di entrare in campo, ripeteva: <<E adesso, chi sa, sa>>”.