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Bolingbroke: “Con Suning oppurtunità mai viste. A de Boer daremo ciò che vuole”

Interviste
19 Ottobre 2016 16:52 Di Redazione
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Il CEO dell’Inter Michael Bolingbroke, da molti dato in partenza, ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni degne di nota al San Francisco Chronicle. A cominciare da quelle relative a Frank de Boer: “Frank è arrivato in Italia dieci giorni prima dell’inizio del campionato, per cui vogliamo dargli tutto il tempo“.

Sul piano quinquennale per riportare l’Inter dove merita: “Quando sono arrivato nel 2012, mi è stato affidato un compito: quello di fare dell’Inter un club di successo, dentro e fuori dal campo. Tornare in Champions League, restarci in maniera costante, e fare soldi, senza perderli“. La fiducia in Suning è completa: “Pensano che come club abbiamo completamente sottostimato il valore della presenza del brand in Cina e che siamo stati colpevoli di non avere esplorato abbastanza il mercato cinese. Quando ci siamo seduti al tavolo con loro, ci hanno chiesto perché non avevamo tanti sponsor in Asia. Ma se è tutta una questione politica, perché dicono che una priorità è non perdere soldi? Come club europei, è difficile penetrare in Asia a meno che non si possa contare su una testa di ponte. Se non si ha un Suning al proprio fianco, non si può avere accesso a certi business in Cina. Con il loro arrivo si aprono per noi opportunità mai viste“.

Hanno voluto studiare il nostro sistema delle academy, passando molto tempo su questo aspetto. Il loro obiettivo è fare del Jiangsu Suning la squadra leader in Cina, ma senza importare troppi giocatori, bensì cercando di sviluppare il più possibile i loro talenti“. Ma Suning al momento non sta pensando di trasferire calciatori cinesi in Italia: “Se non riusciamo a vincere trofei per noi è un flop. E non si può vincere se si compromette l’equilibrio di una squadra per prendere un giocatore solo per far piacere agli sponsor“.