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Oggi l’Inter compie 109 anni: festeggiamola con le parole di Facchetti [VIDEO]

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8 Marzo 2017 22:46 Di salvatore
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Hanno scelto per noi i colori del cielo e della notte. Ogni anno che passa, quest’anno 109, li ringraziamo ancora per aver fondato l’Internazionale Football club. Era la sera del 9 marzo 1908, erano poco più di quaranta, oggi siamo milioni. Si radunarono nel cuore di Milano, presso il ristorante ‘L’orologio’. Erano ribelli e avevano un sogno. Dare la possibilità a tutti, italiani e stranieri, di giocare a calcio per la stessa bandiera, nerazzurra. Sono passati 109 anni da quella sera, centonove anni di passione, di bellezza. Cento anni di attese, di fantasie. Cento anni di sfide, di vittorie, di orgoglio, di tantissimo orgoglio. Questa, come sempre, ogni anno, è la notte della memoria e del futuro. Del filo che unisce i campioni di ieri, di oggi e di domani. E’ la notte che sognavano quel lontano nove marzo e che noi regaliamo ai nostri bambini. E’ la notte di tutti gli interisti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Per altri cento di questi giorni, per cento di queste emozioni. Per sempre, solo Inter. Con i colori del cielo e della notte, infinito amore, eterna squadra mia. Abbiamo preso in prestito, attualizzandole, le parole di Gianfelice Facchetti che, naturalmente, anche a nome dell’indimenticabile padre, regalò nel 2008, nell’anno del centenario, parole da brividi a tutto il popolo nerazzurro. Era l’8 marzo, come in queste ore: l’Inter di Mancini e Ibrahimovic metteva altri punti in cascina verso lo scudetto.

C’erano tutti, il presidentissimo Moratti, c’era il grande Adriano Celentano, l’highlander Zanetti. A San Siro c’erano tutti coloro che avevano, hanno e avranno nel cuore la magia di una squadra leggendaria. 18 scudetti, 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane, 3 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, una Coppa del Mondo per Club e 3 Coppe Uefa. Da Giorgio Muggiani che scelse i colori, al primo presidente Giovanni Paramithiotti, al primo capitano Hernst Marktl, al bomber Meazza, da Moratti padre a Moratti figlio, da Herrera a Mourinho. Da Matthaus a Ronaldo, da Bergomi a Montero e a tutti i protagonisti di una storia meravigliosa: una sola e unica grande famiglia che ribolle d’amore. Auguri Inter, 109! Si parte da qui, ogni compleanno è un nuovo inizio. Con la voglia di tornare grandi, con la consapevolezza che l’Inter è grande comunque vada.

Per festeggiare, un pensiero anche al sublime Avv. Peppino Prisco. Ecco alcune sue frasi spettacolari: “Sono diventato appassionato di calcio e tifoso dell’Inter in una lontana domenica del 1929. Avevo poco più di sette anni e la sera, come tutte le domeniche, vennero a casa nostra gli zii Pasquale e Antonietta. Lo zio Pasquale, avvocato come mio padre, era socio vitalizio dell’Inter e, avendo l’Inter battuto quel pomeriggio il Milan sul campo di via Goldoni, arrivò a casa con un vassoio di paste Alemagna comprate nel negozio di via Orefici, dicendo che non si poteva non festeggiare una vittoria così importante”. “Ho una scaramanzia. La domenica compro sempre ‘La Settimana Enigmistica’ e cerco di risolvere i quesiti della Sfinge. Credo che, riuscendoci, l’Inter poi vinca”. “Tutti i miei figli sono interisti. Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi avesse tifato per il Milan. Ho risposto: ‘Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io sono scuro e con gli occhi neri. Se Luigi avesse tifato per il Milan, avrei chiesto la prova del sangue, perché, a quel punto, non mi sarei fidato nemmeno di mia moglie”. “Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai”. “La formazione ideale di tutti i tempi? Zenga, Burgnich, Facchetti, Guarneri, Picchi, Bedin, Frione, Matthaeus, Mazzola, Suarez e Corso. Non ho incluso Meazza, il più grande di tutti, e Ronaldo, perché li considero fuori concorso. Una gioia per gli occhi”. “Lo 0-6 nel derby? Non me lo ricordo… e poi i giornalisti ne inventano sempre tante…”. “I festini a luci rossi dei giocatori dell’Inter? Non ne so niente… quando escono, non mi chiamano mai…”. “A Milano ci sono due squadre: l’Inter, e la Primavera dell’Inter”. “L’interista più simpatico? Giacinto Facchetti. Fece un gol al Napoli in mezzo alla nebbia e venne a cercarmi a bordo campo per abbracciarmi. Ci mise tre minuti per trovarmi…”. “I tifosi interisti non si preoccupino: dopo tanti anni in questa società, posso affermare che la Serie B non è nel nostro codice genetico”. “Chiedo scusa ai miei genitori, ma, in mezzo alla foto di loro due, porto sempre quella di Ronaldo”

Ecco il video delle parole di Gianfelice Facchetti: